Fino alla fine degli anni ‘60, gli ambiti pubblici, venivano periodicamente disinfestati con DDT, da operatori del comune che arrivavano con i loro strumenti, operavano e poi segnavano la data sui muri o sugli stipiti delle porte. Tale data costituiva una specie di registro dell'avvenuta operazione. Il liquido era contenuto in recipienti metallici simili a taniche con un'asta a stantuffo che veniva azionata per creare la pressione interna; il liquido nebulizzato veniva spruzzato sulla pavimentazione e negli interstizi.
La disinfestazione veniva fatta anche in ambiti privati di particolare degrado (catoi, cessi, sottoscale) o in case malandate in cui era avvenuto il decesso di anziano dopo lunga degenza.
Nelle foto appaiono evidenti le segnature D.D.T. con le date; più in basso venivano segnati i rifacimenti successivi siglati con una R.