Questo Poema in vernacolo calabrese, è circolato negli anni sessanta in diverse copie manoscritte. È un grande affresco della recente storia di Melicuccà. La cronaca paesana, dell'ultimo secolo, viene trasfigurata in un racconto di chiaro intento allegorico che tocca punte di alto valore civico e morale.
Si divide in tre cantiche (Cucuzza, Zimbuni e Cupigghiuni), ciascuna delle quali divisa in 10 canti.
Purtroppo parti cospicue sono andate irrimediabilmente perdute, ma quello che resta è sufficiente a dare un'idea della grandiosità dell'opera.